Impianti di aspirazione e filtrazione nel settore del riciclo dei rifiuti plastici
L.M. Tecnologie dell'Aria progetta, realizza ed installa impianti di aspirazione e filtrazione nel settore del riciclo dei rifiuti da oltre 30 anni.
Lavorare nel settore del riciclo dei rifiuti comporta diversi obblighi che le aziende sono tenute a rispettare per la salvaguardia dell'ambiente e la tutela della salute dei dipendenti.
Una tra tutte è la purificazione dell'aria durante tutto il processo di riciclaggio dei rifiuti.
I macchinari per il riciclaggio dei rifiuti, infatti, emettono polveri e fumi che, se non filtrati accuratamente, possono risultare estremamente nocivi.
L.M. Tecnologie dell'Aria progetta, realizza ed installa impianti di aspirazione e filtrazione nel settore del riciclo dei rifiuti da oltre 30 anni.
Tutti gli impianti progettati seguono scrupolosamente le vigenti norme di legge in termini tutela dei dipendenti e dell'ambiente e vengono personalizzati per soddisfare le esigenze della singola impresa.
La scrupolosa attenzione alle esigenze di ogni cliente e la capacità di realizzare impianti di aspirazione e filtrazione estremamente precisi ed efficienti ha fatto in modo che L.M. Tecnologie dell'Aria si posizionasse tra i maggiori leader nel mercato sia italiano che estero per la realizzazione di impianti di aspirazione industriale.
A cosa servono gli impianti di aspirazione e filtrazione nel settore del riciclo?
Come abbiamo già accennato, le aziende che lavorano in questo settore producono giornalmente enormi quantità di sostanze nocive, in particolare polveri e fumi maleodoranti.
Questi, se inalati per lunghi periodi, possono provocare gravi danni ai dipendenti con malattie croniche e cancerogene in particolare all'apparato respiratorio.
Per questo motivo è importante installare impianti di aspirazione specifici per il settore del riciclo dei rifiuti, in grado di mantenere l'aria purificata anche durante le fasi più intense della produzione.
Tutti gli impianti di aspirazione e filtrazione realizzati da L.M. Tecnologie dell'Aria hanno l'obiettivo di mantenere sotto controllo la presenza delle sostanze inquinanti all'interno delle imprese e delle fabbriche.
Quali sono le sostanze chimiche che è necessario filtrare durante il riciclo dei rifiuti plastici?
Le sostanze derivanti dalla combustione della plastica si possono dividere sostanzialmente in due macro categorie in base alla quantità delle sostanze emesse durante il riciclo dei rifiuti plastici.
Le sostanze maggiormente prodotte (mg/Nm3) sono:
- NOx cioè tutti gli ossidi di azoto. Un gas che, a contatto con l'atmosfera (biossido di azoto) diventa estremamente tossico ed il suo odore risulta essere fortemente pungente. èè altamente corrosivo ed ha un fortissimo potere irritante
- SOx, cioè tutti gli ossidi di zolfo. Il biossido di zolfo è anch'esso irritante ed inoltre, essendo un gas molto più pesante dell'aria, tende a depositarsi sulle superfici basse e quindi, se non correttamente filtrato, può essere facilmente inalato dal personale
- HCl, cioè l'acido cloridrico. Un gas incolore ma con un odore fortemente irritante per le vie respiratorie, il suo elevato grado corrosivo mette a serio pericolo la salute dei dipendenti sia in caso di inalazione che in caso di contatto con la pelle
- HF, cioè l?acido fluoridrico. È molto velenoso ed è in grado di corrodere il vetro e altre tipologie di metalli. Se l'uomo entra a contatto con una grossa quantit? di acido fluorifrico allo stato gassoso o liquido, in circa 12 ore subirà danni al tessuto osseo e ai nervi
- CO, cioè il monossido di carbonio. Molto tossico ed il suo peso specifico, più leggero dell'aria, gli permette di diffondersi negli ambienti molto rapidamente
Le sostanze prodotte in minor quantità (?g/Nm3) sono:
- Nichel, a livello gassoso provoca danni ai reni, ai bronchi e alla pelle
- Piombo, provoca danni all'udito e affaticamento
- Mercurio, provoca danni al sistema immunitario, al sistema nervoso e al cuore
- Idrocarburi policiclici aromatici (IPA), la continua inalazione può provocare tumori ai polmoni e all'apparato respiratorio
Secondo le normative vigienti:
- Gli ossidi di azoto devono essere presenti in azienda in una quantità giornaliera inferiore a 200mg/m3
- Gli ossidi di zolfo devono essere presenti in azienda in una quantità giornaliera inferiore a 100mg/m3
- I composti di fluoro devono essere presenti in azienda in una quantità giornaliera inferiore a 1mg/m3
- I composti di cloro devono essere presenti in azienda in una quantità giornaliera inferiore a 20mg/m3
Quali sono le tecnologie maggiormente utilizzate per l'aspirazione e la filtrazione nel settore dei riciclo dei rifiuti?
Le tecnologie utilizzate da L.M. Tecnologie dell'Aria per l'aspirazione e la filtrazione delle sostanze derivanti dal riciclaggio dei rifiuti plastici sono tantissime, tra le principali abbiamo:
- Filtri a carboni attivi, in grado di assorbire le sostanze nocive presenti nell'aria
- Filtri a cartucce, in grado di depurare le acque
- Bio filtri, per neutralizzare le particelle nocive derivanti da sostanze chimiche organiche
- Multicicloni, per abbattere i gas contaminati attraverso il processo della captazione
- Post combustori, in grado di rendere innocue sostanze inquinanti grazie alla post combustione
- Sistemi venturi, per eliminare le polveri presenti nei gas industriali
- Torri scrubber, in grado di abbattere le sostanze nocive contenute nei gas
- Scambiatori di calore, impiegati per impedire la formazione e la proliferazione di microganismi
- Cappe aspiranti, attraverso la captazione riescono a filtrare e a purificare l'aria
- Aspiratori localizzati, per captare le sostanze inquinanti nel punto più vicino possibile al punto di emissione
Queste sono solo alcune delle tecnologie necessarie per realizzare un impianto di aspirazione e filtrazione nel settore del riciclo dei rifiuti.
Affidarsi a L.M. Tecnologie dell'Aria per la progettazione, realizzazione e la messa in opera del tuo nuovo impianto di purificazione dell'aria è sinonimo di garanzia di risultato, materiale garantito, esperienza, attenzione e professionalità.