Impianti di aspirazione nell’industria della plastica: tutela dei lavoratori
Nel settore della lavorazione della plastica sono molte le polveri e le esalazioni che possono mettere in pericolo il lavoratore, per questo L.M. Tecnologie dell’aria propone una linea
completa di impianti di aspirazione specifici per il settore della plastica.
Si tratta di dispositivi completi, fissi e mobili, ideati su misura dell’ambiente di lavoro, delle esigenze del cliente, del genere di operazione che viene fatta. Ogni impianto è fatto per rispondere
alle norme di legge e per garantire sicurezza per molto tempo, per questo sono utilizzati solo materiali di qualità e certificati. Il tutto con un ottimo rapporto qualità prezzo.
L’azienda offre soluzioni personalizzate per soddisfare tutte le esigenze connesse alla lavorazione della plastica: dalla cappa aspirante piccola da banco, al grande impianto di
filtrazione e aspirazione centralizzato, consentendo alle aziende del settore di operare in conformità delle norme legali in materia di sicurezza e salute negli ambienti di lavoro.
Il processo di trasformazione delle materie plastiche, quindi lo stampaggio, l’estrusione, la piegatura a caldo, il taglio, la macinazione, la frantumazione etc., comportano la produzione di vapori
organici, di fumi, di polveri di varia granulometria con i quali i lavoratori del reparto possono entrare in contatto durante il lavoro.
Tecnologie
correlate agli impianti di aspirazione industria nel settore plastica
Impianti specifici per la lavorazione della plastica
La soluzione più adatta in generale, per prevenire al meglio l’esposizione a sostanze che sono potenzialmente dannose se disperse nell’aria, è l’aspirazione alla fonte, ovvero nel punto in cui
queste vengono emesse.
Gli impianti di aspirazione nel settore plastica in questo caso sono dei bracci aspiranti, delle cappe o dei carter applicati direttamente sugli utensili utilizzati. In tutti i
casi questi sistemi captano le sostanze nocive alla fonte, raccogliendole nel sistema generale di aspirazione dell’ambiente di lavoro.
Il trattamento poi a cui viene sottoposta l’aria che è stata aspirata, dipende dalla tipologia e dalla tossicità degli agenti inquinanti captati. Per cui in tutti i casi è richiesta una filtrazione
mediante processi che devono venir stabiliti da esperti in base al genere di sostanze.
Nell’industria della plastica si generano polveri e nebbie in diverse fasi della catena produttiva, per questo ogni punto della stessa necessità specifici ed idonei sistemi di filtrazione.
Alcuni esempi per genere di operazione effettuata nel settore:
Fase di stampaggio: i filtranti a coalescenza sono un esempio molto utilizzato in questo settore, perché specifici per la depurazione di vapori e nebbie di oli minerali che provengono dalle
lavorazioni di stampaggio della plastica effettuate con presse e ricottura, forni e differenti tipi di mescole.
Un’alternativa sono i sistemi di abbattimento a umido, anche conosciuti come scrubber. In questi sistemi, l’aria carica di inquinanti viene lavata attraverso uno specifico procedimento e
successivamente viene rilasciata nell’ambiente depurata.
Fase di estrusione e di formatura a caldo: le materie plastiche in questa fase sono ad alto rischio di rilascio di fumi tossici per la salute del personale addetto.
Per evitare che queste sostanze diventino una minaccia seria, è necessaria l’installazione di un sistema di aspirazione idoneo, che sia in grado di fermare anche gli odori generati dal processo.
Un esempio sono i filtri modulari, che permettono grazie a diverse fasi filtranti, di garantire un’alta efficienza di filtrazione di odori e fumi. La struttura modulare di
questi dispositivi inoltre li rende riconfigurabili, ampliabili anche quando le esigenze mutano nel tempo.