Impianti aspirazione metalli ferrosi e non ferrosi
Ambienti industriali a rischio
L'industria di fonderia prevede la lavorazione di metalli ferrosi (ghisa ed acciaio) e non ferrosi (alluminio, piombo, rame,
zinco, magnesio, cadmio ed altre leghe non ferrose), che causano la dispersione di inquinanti, che possono presentarsi
sotto forma di gas, fumi, vapori e polveri. Tali sostanze sono dannose per l'uomo, poiché possono causare disturbi più o
meno gravi, a seconda anche del tempo di esposizione e del tipo di contaminante inalato.
In caso di contatto ridotto con i tossici, gli operatori possono manifestare asma, allergie, irritazioni a livello della cute, degli occhi e delle
vie respiratorie, mal di testa e riniti. Qualora, invece, l'inalazione sia prolungata, si possono verificare anche patologie persistenti e gravi,
che possono colpire i polmoni ed il sistema nervoso, fino ad arrivare a vere e proprie manifestazioni tumorali.
Modalità di aspirazione degli inquinanti
Gli inquinanti che derivano dalla lavorazione dei metalli ferrosi e non ferrosi, impiegati in tutte le fasi di processo della fonderia (fusione,
animisteria, linee di colata, sabbiatura, pulitura, levigatura, lucidatura, laminazione), devono essere intercettati per evitarne la
diffusione negli ambienti di lavoro e l'inalazione da parte del personale addetto alle produzioni.
Oltre ai dispositivi di protezione individuali (guanti, maschere, occhiali protettici), i datori di lavoro, nel rispetto delle normative vigenti in materia di
sicurezza, devono installare nelle proprie fonderie impianti di aspirazione per metalli ferrosi e non ferrosi, in grado di captare gli inquinanti, filtrarli
ed abbatterli. A seconda delle dimensioni degli ambienti, del tipo di agente inquinante da eliminare e delle esigenze sanitarie degli operatori, essi
possono adottare sistemi di filtrazione, che possono interessare singole macchine o interi processi di lavorazione, caratterizzati da differenti punti di aspirazione.
Esistono anche bracci aspiranti e soluzioni carrellate, estremamente compatte, che possono essere utilizzate all'occorrenza nelle aree in cui il rischio di un'elevata
concentrazione di tossici risulta essere elevato.
Tecnologie
correlate agli impianti di aspirazione fonderie metalli ferrosi non nel settore ferrosi
Come attuare un'aspirazione efficace degli inquinanti
Qualunque lavorazione metallica comporta la produzione di fumi e polveri, che possono attentare alla salute degli operatori. La normativa vigente prevede
l'obbligo da parte del datore di lavoro di dotare i luoghi di produzione di misure di protezione, atte a intercettare le sostanze inquinanti e a rimuoverle
prima che possano essere inalate dal personale impegnato nella produzione. La rimozione può essere attuata mediate l'installazione di impianti di
aspirazione centralizzata, con espulsione all'esterno, in grado di captare il fine particolato metallico ed i metalli allo stato di vapore.
Tuttavia, lo strumento di salvaguardia più efficace è costituito sicuramente dall'aspirazione localizzata, che prevede il posizionamento degli elementi di
captazione degli inquinanti in corrispondenza delle singole postazioni operative. In caso di piccole lavorazioni o di luoghi di lavoro caratterizzati da
spazi ridotti, è possibile adottare soluzioni filtranti compatte o carrellate, in grado di intercettare e trattenere i residui generati dalla lavorazione
dei metalli, evitandone la dispersione nei locali di lavoro indoor.
La L.M. Tecnologie dell'aria è specializzata nella progettazione e nella messa in opera di impianti di aspirazione metalli, impiegati per la captazione di
inquinanti generati dalle lavorazioni di finitura dei metalli, ma anche di saldatura, molatura, taglio e smerigliatura. Il team di professionisti dell'azienda,
che vanta oltre 30 anni di esperienza, è a completa disposizione del cliente per qualunque tipo di richiesta ed esigenza.